Entra nella fase operativa la riforma del modello contrattuale. Le parti sociali, infatti, sono oggi convocate dall’ISAE (Istituto di Studi e Analisi Economica), «il soggetto terzo di riconosciuta autorevolezza» incaricato – in base all’accordo quadro del 22 gennaio 2009 firmato a Palazzo Chigi – di fornire il dato relativo all’inflazione prevista nel quadriennio 2009-2012.
Con il nuovo modello per gli aumenti del contratto nazionale il tasso di inflazione programmata è stato sostituito da un nuovo indicatore, costruito sulla base dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo per l’Italia (IPCA), depurato dei prezzi dei beni energetici importati. L’ISAE dovrà anche verificare eventuali scostamenti tra l’inflazione prevista e quella reale per assicurare al settore privato il recupero da eventuali scostamenti entro la vigenza di ciascun contratto.
(Fonte Il Sole 24 Ore)