Stipulare uno o più contratti di lavoro a termine per avviare una nuova attività imprenditoriale è oggi più semplice se il datore di lavoro è una start up innovativa. Il decreto sviluppo 2.0, convertito nella legge 17 dicembre 2012 n. 221, stabilisce che per le start up innovative non si applica, in via generale, il c.d. “causalone”, ossia quelle “ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo” che le altre imprese devono avere (e provare in caso di contestazione) nei singoli casi in cui intendono assumere a termine un lavoratore. Il lavoratore dovrà essere comunque impiegato nello svolgimento di attività “inerenti o strumentali” all’oggetto sociale della società e il suo contratto a termine dovrà avere una durata minima di 6 mesi e una massima di 36. Con lo stesso dipendente, inoltre, possono essere stipulati più contratti a termine, anche consecutivi, senza dover rispettare gli intervalli previsti, in generale, dalla legge (60 o 90 giorni).
(Il Sole 24 Ore, 25 febbraio 2013, pag. 30)