E’ allo studio del Governo l’ipotesi di estendere, nel 2017, il premio di risultato dagli attuali 2mila euro (2.500 in caso di coinvolgimento paritetico dei dipendenti nell’organizzazione del lavoro) a 3-4mila euro, coinvolgendo anche quadri e una fetta della dirigenza non apicale, con l’allargamento del limite di reddito per beneficiare della tassazione agevolata, da 50mila euro, oggi in vigore, a 70-80mila euro lordi annui. L’operazione sarebbe accompagnata da una rivisitazione delle materie oggetto del welfare contrattuale aziendale che oggi beneficiano della completa esenzione fiscale, per restringere il campo essenzialmente a salute, previdenza e istruzione.
(Il Sole 24 Ore, 3 settembre 2016)