Per le aziende in crisi di liquidità ed in difficoltà nel pagamento dei contributi arriva un piccolo aiuto dall’INPS. Dalla prossima settimana, infatti, per le aziende sarà possibile, per il tramite dei consulenti, inviare le domande di rateazione dei debiti relativi ai DM10 insoluti o non saldati nella totalità e non ancora passati in fase di recupero tramite avvisi bonari. Inoltre, partiranno a breve una serie di sperimentazioni per la semplificazione della gestione tramite il canale telematico delle note di rettifica e degli avvisi bonari, DURC e visite fiscali.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
In data 25 novembre 2009 è stato firmato, tra Confindustria e Federmanager, il nuovo contratto collettivo per i Dirigenti Industria che sarà valido sino al 2013. Le novità riguardano, tra l’altro, il c.d. trattamento complessivo minimo di garanzia, la copertura assicurativa aggiuntiva a favore dei dirigenti, l’indennità supplementare massima ed i relativi aumenti legati all’età anagrafica, la previdenza complementare gestita dal PREVINDAI e le prestazioni previste in materia di Assistenza Sanitaria gestita dal FASI.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Il Ministero del Lavoro ha elaborato una bozza di protocollo d’intesa, in merito al coordinamento dell’attività di vigilanza in azienda, che andrà sottoposta agli ordini professionali ed alle associazioni di categoria abilitati agli adempimenti collegati al lavoro (Abi, Confindustria, Confcommercio). La direzione generale per l’attività ispettiva, per un esercizio informato del potere di indirizzo e coordinamento dell’attività di vigilanza, ritiene opportuna l’adozione di un protocollo d’intesa in una prospettiva di leale collaborazione e di condivisione di strategie comuni. L’intesa disciplina alcuni profili di natura operativa per consentire un più snello iter della verifica ispettiva, nonché una più efficace azione di contrasto dell’abusivismo professionale. Il protocollo punta inoltre a creare tavoli tecnici congiunti, a livello regionale e nazionale, finalizzati ad affrontare in sede istituzionale le diverse problematiche tecnico operative segnalate dagli ispettori del lavoro e dai soggetti abilitati alla consulenza.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
L’INPS, con messaggio n. 26411 del 18 novembre
(Fonte Il Sole 24 Ore)
L’articolo 9 del Ddl approvato dal Consiglio dei Ministri il 12 novembre u.s., andando a modificare il D.P.R. n. 1124/1965, introduce l’obbligo per il datore di lavoro, anche se non soggetto al dovere di denuncia, di comunicare, entro due giorni, all’autorità locale di pubblica sicurezza ogni infortunio che abbia avuto come conseguenza la morte o l’inabilità al lavoro per più di tre giorni. Ancora, il citato articolo introduce per l’INAIL l’obbligo di trasmissione alla DPL, per ogni caso denunciato di infortunio che ha comportato la morte del lavoratore o lesioni tali da provocare un’inabilità superiore ai trenta giorni, una copia della denuncia al fine di consentire eventuali visite ispettive sullo stato di sicurezza dell’azienda.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Il Ministro del Lavoro, On. Maurizio Sacconi ed il Sottosegretario all’Economia, On. Giuseppe Vegas, smentendo una notizia relativa ad una possibile sanatoria per chi pagherà solo il 50% dei contributi dovuti, hanno puntualizzato che non esiste alcuna ipotesi allo studio del Governo di condono per i contributi INPS non versati. Infatti, il cosiddetto “Pacchetto Lavoro”, che dovrebbe essere presentato come emendamento alla Legge Finanziaria, non prevede l’adozione di tale misura bensì l’introduzione di sgravi fiscali per le agenzie del lavoro che ricollocano stabilmente i disoccupati o i dipendenti in CIG, la proroga di un anno della detassazione della quota variabile della retribuzione in scadenza a dicembre, un nuovo intervento di sostegno al reddito per i “co.co.pro.” e le misure di maggiore flessibilità all’accesso degli ammortizzatori sociali.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
L’INPS, rispondendo ad un quesito della Direzione Regionale del Piemonte, ha affermato che, in caso di dimissioni per giusta causa, il lavoratore può essere riscritto nelle liste di mobilità e pertanto può tornare a godere della relativa indennità dal momento che il rapporto di lavoro si è interrotto non per volontà del lavoratore ma per un comportamento addebitabile al datore di lavoro.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Ad ottobre il coefficiente per rivalutare le quote di TFR accantonate al 31 dicembre 2008 è pari a 1,807621.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Il Ministero del Lavoro, con circolare n. 33/2009, ha specificato che la norma di cui all’art. 14 del D. Lgs n. 81/2008 (che dispone la sospensione dell’attività imprenditoriale in caso di impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro), fa riferimento a tutti i lavoratori per i quali non è stata trasmessa la comunicazione obbligatoria al Centro per l’Impiego, dovuta, oltre che per i lavoratori dipendenti, anche per collaboratori con o senza modalità a progetto, associati e tirocinanti. In generale, il tenore letterale della disposizione induce a ritenere che tale sospensione si applichi ogniqualvolta il datore non sia in grado di esibire la documentazione ritenuta obbligatoria per legge. Nello specifico, si considerano irregolari anche soci e familiari dell’imprenditore che prestano attività lavorativa (in mancanza di comunicazione all’INAIL), tutte le persone che lavorano nell’ambito dell’organizzazione datoriale (senza formalizzazione del rapporto) nonché i titolari di cariche societarie che svolgono attività lavorativa (per i quali non basta la visura camerale) e i lavoratori autonomi occasionali ex art. 2222 cod. civ. (per i quali dalla documentazione fiscale non si evinca che il versamento è stato effettuato a loro favore).
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Il Ministero del Lavoro, con circolare n. C/2009 – prot. 19605 del 16 novembre
(Fonte Il Sole 24 Ore)
In seguito alla modifica introdotta all’art. 5, comma
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Il Ministero del Lavoro, con circolare n. 79/2009, ha precisato che l’apprendistato è un contratto di lavoro a tutele progressive: un ordinario contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato con l’aggiunta di un periodo di formazione alla fine del quale è consentito il recesso legittimo da parte del datore di lavoro.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Secondo i dati elaborati dalla CISL nel rapporto sull’occupazione, sul totale delle cessazioni dei rapporti di lavoro intervenute nell’ultimo anno solare, il 21% riguarda contratti a tempo indeterminato mentre il restante 79% è rappresentato da rapporti a termine. Alla luce di tale rilievo,
(Fonte Il Sole 24 Ore)
INPS rende noto che, all’imponente aumento di richieste di cassa integrazione (cresciute dall’inizio dell’anno del 330% rispetto al 2008) non ha fatto da contraltare un effettivo consumo, da parte delle imprese, del monte ore richiesto ed autorizzato. In particolare, secondo i dati INPS, le imprese, nel 2009, hanno utilizzato solo il 63,7% delle ore autorizzate (a fronte di una propensione al consumo che, nel 2008, sfiorava il 79,5%). Tal rilievo, a detta del Presidente dell’Istituto, Antonio Mastrapasqua, dimostra che “l’attività produttiva non si è fermata al momento della richiesta di CIG”.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, con circolare n. 33 del 10 novembre
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Dopo l’accordo “separato” interconfederale sulla riforma contrattuale del 15 aprile, sono state fatte quattro intese. Mentre sui metalmeccanici manca all’appello
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Il Ministero del Lavoro, con nota n. 16582/09, ha precisato che il TFR non rientra nella base retributiva su cui si calcola il contributo integrativo previsto per i contratti di solidarietà (Cds) difensivi, stipulati dalle aziende che non rientrano nel campo di applicazione della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS).
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Il lavoro intermittente, anche detto “a chiamata”, reintrodotto integralmente con il D.L. 112/08, è disciplinato dagli artt. 33 e seguenti del D.Lgs. 276/03. Questa tipologia di contratto, a cui si applicano se compatibili le regole del lavoro subordinato limitatamente ai periodi in cui il lavoratore si trova a svolgere effettivamente la prestazione lavorativa, può essere instaurata sia a tempo determinato che indeterminato. A tal proposito il Ministero del Lavoro, in risposta all’interpello 72/09, ha ribadito quanto già affermato con circolare n. 4/05, ossia che per il lavoro intermittente non trova in alcun modo applicazione la normativa sul lavoro a tempo determinato (D.lgs. n. 368/01). Pertanto il Ministero ha affermato che per la riassunzione dello stesso lavoratore sempre con contratto intermittente, pur se svolto a tempo determinato, non sarà necessario il rispetto del periodo minimo previsto dall’art. 5, comma 3, del D.Lgs. 368/01, (ossia 20 giorni se il contratto scaduto aveva una durata superiore a sei mesi oppure 10 giorni se il contratto scaduto aveva durata inferiore), anche nell’ipotesi di contratto di lavoro intermittente a tempo determinato e successivo contratto a termine a tempo pieno o a tempo parziale.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
L’INPS, con messaggio n. 23953/09, ha precisato che le aziende possono richiedere il rimborso delle quote di TFR maturate durante il periodo di intervento della CIGS per i lavoratori licenziati al termine di tale periodo di integrazione salariale. Detta possibilità è prevista anche nel caso in cui il licenziamento del lavoratore sopraggiunga dopo un ulteriore periodo di CIG in deroga fruito senza soluzione di continuità rispetto alla conclusione del precedente periodo di CIGS autorizzato.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Il Ministero del Lavoro, con interpello n. 76 del 19 ottobre
(Fonte il Sole 24 Ore)