Da mercoledì 1° luglio 2009 e fino al 31 dicembre 2010 sarà possibile accedere alla pensione solo se l’aspirante pensionato raggiunge “Quota 95”.
Tale quota è data dalla somma tra età anagrafica ed anzianità contributiva, considerando, comunque, che il primo addendo non può essere inferiore a 59 (raggiungeranno, pertanto, quota 95 i lavoratori con 36 anni di anzianità contributiva, nati entro il 30 giugno 1950). Fino al 30 giugno, invece, sarà possibile maturare il diritto alla pensione con 58 anni di età e 35 di contributi.
L’INPS, con la circolare n. 82/09, fornisce chiarimenti sul rapporto tra malattia e integrazione salariale, con particolare riguardo ai casi di sospensione del lavoro a zero ore.
Secondo l’ente, per individuare quale trattamento prevale, se la CIG o la malattia, si applicano le stesse regole, sia per l’integrazione ordinaria (CIGO) che per quella straordinaria (CIGS). In linea con la giurisprudenza della Cassazione (sentenza n. 5219/87), l’INPS afferma che l’art. 3 L. 464/1972, in base al quale la CIGS sostituisce, in caso di malattia, l’indennità giornaliera a carico degli enti gestori dell’assicurazione contro le malattie, deve estendersi anche alla CIGO, perché la sospensione a zero ore dell’attività aziendale produce gli gli stessi effetti, a prescindere dall’istituto che l’ha determinata.
Il Ministero del Lavoro, con la circolare prot.25/segr/8781, fornisce alcune istruzioni per la compilazione della domanda per accedere al contributo INPS previsto dai contratti di solidarietà difensivi (CDS).
La domanda in bollo, accompagnata dall’accordo sindacale, dalla scheda con i dati strutturali dell’impresa e dall’elenco delle persone coinvolte nei CDS, deve essere inviata alla Direzione Provinciale del lavoro (DPL) competente territorialmente assumendo come criterio di determinazione la sede legale dell’impresa. Inoltre, nel caso in cui l’azienda non provveda direttamente alla tenuta del Libro Unico del Lavoro, nella domanda dovrà altresì essere indicato il nome del professionista o del centro incaricato della tenuta del Libro, in modo da dare alla DPL la possibilità di verificare le ore di riduzione e le presenze dei lavoratori in “solidarietà”.
La circolare ricorda inoltre che la retribuzione su cui si calcola il contributo INPS è formata da elementi retributivi che hanno il carattere della stabilità e della continuità, escludendo gli elementi corrisposti occasionalmente e le prestazioni prive di natura retributiva.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
L’INPS, con circolare n. 81 del 16 giugno 2009, comunica che, a decorrere dal 1° luglio 2009, verranno rivalutati i livelli di reddito familiare ai fini della corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare alle diverse tipologie di nuclei. La rivalutazione è stata effettuata sulla base dell’aumento, registrato dall’Istat, sull’indice dei prezzi al consumo.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
L’obbligo di assumere soggetti disabili è sospeso per le aziende che fanno ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria, ai contratti di solidarietà e ai licenziamenti collettivi. La sospensione opera nelle provincie in cui trova applicazione l’ammortizzatore sociale.
Con il regolamento di attuazione della L. n. 68/99 (art. 4, DPR 333/00) è stato precisato che per usufruire della sospensione degli obblighi di assunzione, il datore di lavoro privato deve presentare una comunicazione al servizio provinciale allegando l’accordo sindacale, la domanda di cassa integrazione, il provvedimento amministrativo di concessione e ogni altra documentazione idonea.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
I fondi pensione nel primo semestre del 2009 hanno nettamente battuto sia la rivalutazione del trattamento di fine rapporto che l’inflazione. Secondo i dati diffusi dalla COVIP – Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione – i fondi pensione di categoria sono cresciuti tra dicembre e giugno scorso del 2,5%, i fondi aperti del 3% mentre i PIP (Piani Individuali Pensionistici) legati ai fondi unit si sono rivalutati del 3,7%.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Il Ministero del Lavoro, con interpello n. 62/09, ha precisato che i regolamenti, le convenzioni e i protocolli a livello regionale relativi alla Cassa Integrazione Guadagni in Deroga non possono prevedere disposizioni che introducano la prescrizione di farsi assistere dall’associazione datoriale. Il problema era stato sollevato dal Consiglio nazionale dei Consulenti del Lavoro in relazione ad alcuni passaggi del protocollo della regione Veneto.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
I manager propongono che venga aumentata la quota variabile della retribuzione che porterebbe “ad una valutazione sui risultati e premi alla meritocrazia”, dice il Presidente di Manageritalia, Claudio Pasini.
I risultati raccolti dall’Osservatorio Od&M in un sondaggio che ha coinvolto quasi 400 imprese, hanno evidenziato che quasi un’azienda su cinque non prevede una valutazione delle competenze, mentre il 70% esclude un collegamento tra retribuzione variabile e sistema di valutazione delle competenze.
Per Pasini, se si vogliono incentivare le imprese ad andare in questa direzione “è importante anche il sostegno del governo, che potrebbe intervenire attraverso la detassazione di tutta o parte della retribuzione variabile”.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Dal 1° gennaio 2010 l’INAIL non potrà più utilizzare il “certificato di variazione”, al posto della “diffida”, per invitare le aziende ad adempiere agli obblighi assicurativi, nei confronti del proprio personale. Tale prassi errata ha comportato non pochi problemi in quanto le Direzioni Provinciali del Lavoro si ritenevano legittimate a rigettare i ricorsi presentati dai datori perché presentati contro un atto non indicato dalla legge, quale il “certificato di variazione”.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
La competitività delle imprese italiane subisce, più delle concorrenti europee, l’imposizione fiscale sul lavoro. Il dato italiano, del tasso d’imposizione sul lavoro, è per oltre un quarto superiore alla media europea, superando per la prima volta anche il tasso d’imposizione dei paesi scandinavi. Quest’anno il tasso è stato del 44%, mentre quello degli altri grandi paesi europei è intorno al 30%.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Dalle rilevazioni periodiche dell’INPS emerge una crescita esponenziale della cassa integrazione in deroga (+278,52% rispetto a giugno). La CIG in deroga nel mese di luglio, infatti, ha totalizzato un numero di ore pari a quello registrato nell’intero semestre.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Il contratto dei metalmeccanici scade il 31 dicembre e i sindacati hanno presentato con sei mesi di anticipo non una piattaforma unica bensì due: una proposta dalla FIM e dalla UILM che hanno accettato le nuove regole ed hanno avanzato una richiesta di aumento di 113 euro per il triennio 2010-2012 basando il calcolo sul nuovo indice IPCA; l’altra è stata, invece, presentata dalla FIOM che ha avanzato un richiesta di 130 euro per il biennio, seguendo il vecchio modello contrattuale. Federmeccanica, dal canto suo, ha deciso di convocare un tavolo unico che riprenderà i lavori nei prossimi giorni.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Dopo la frattura per il mancato accordo sul rinnovo della parte economica del CCNL di settore, i sindacati attendono una nuova convocazione in Federalimentare per riprendere il dialogo. Le tre firme sindacali maggioritarie auspicano un adeguamento delle retribuzioni di 173 Euro. Il segretario generale della Fai Cisl, Augusto Cianfoni, ha dichiarato che “la situazione salariale è drammatica e rischia di rompere la coesione sociale”.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
La riforma dei contratti collettivi, approvata a Roma il 22 gennaio 2009, dà più spazio alla contrattazione di secondo livello, ovvero ai contratti aziendali, come sede di negoziazione privilegiata per assegnare aumenti retributivi legati alla produttività. In virtù di tale accordo le parti hanno confermato la necessità di incentivare la stipula di contratti di secondo livello, collegandovi incentivi economici, legati al raggiungimento di obiettivi di produttività nonché ai risultati economici dell’impresa.
Da parte loro le imprese si sono dichiarate disponibili ad addivenire ad un accordo, purché sia prevista la detassazione dei salari variabili legati ai contratti aziendali.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Con un decreto del 14 agosto scorso il ministero dello Sviluppo economico ha approvato le specifiche tecniche per la comunicazione unica al Registro delle imprese. La nuova modulistica contempla la presentazione della “comunicazione unica per la nascita dell’impresa”, la cui fase sperimentale inizierà dal 1° ottobre 2009 per diventare definitiva decorsi sei mesi, ossia dal 1° aprile 2010. Con tale comunicazione tutte le imprese potranno presentare una sola domanda per via telematica che avrà valore ai fini dell’iscrizione della società non solo nel registro delle imprese, ma anche ai fini fiscali, previdenziali e assicurativi.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
L’INPS, con circolare n. 100 pubblicata il 7 agosto 2009, precisa che l’indennità una tantum viene corrisposta ai lavoratori somministrati che non percepiscono altre forme pubbliche di sostegno al reddito o non hanno i requisiti per l’accesso alla disoccupazione. Inoltre, i predetti lavoratori devono aver maturato 78 giornate di calendario in somministrazione (riferite anche a periodi di lavoro svolti presso più agenzie) a partire dal 1° gennaio 2008 ed almeno 45 giornate di calendario di disoccupazione al momento della domanda. La prestazione consiste nella liquidazione di un’indennità di Euro 1.300, al lordo delle ritenute di legge.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
L’INPS, con messaggio n. 17823/09, ha recepito le disposizioni contenute nel D.P.C.M. del 24 luglio 2009 con il quale é stato disposto che il versamento delle somme di cui agli articoli 17 e 20, comma 4, del D.Lgs. n. 241/97, aventi scadenza nel mese di agosto 2009 – entro il giorno 20 – può essere effettuato, senza alcuna maggiorazione, entro la predetta data.
Il differimento in questione riguarda tutti i versamenti unitari che si devono effettuare con il “mod. F24” e comprende, quindi, anche i contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro, dai committenti di collaborazioni coordinate e continuative e venditori a domicilio e dai titolari di posizioni assicurative in una delle gestioni amministrate dall’Istituto.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
L’ordinamento italiano riconosce ai datori di lavoro il potere di svolgere indagini al fine di verificare l’esatto adempimento della prestazione lavorativa o, anche, la commissione di illeciti da parte dei propri dipendenti sia direttamente che attraverso agenzie investigative.
Tale potere però deve essere esercitato entro i confini posti da: 1) lo Statuto dei lavoratori che all’articolo 8 vieta al datore di raccogliere informazioni sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore mentre all’articolo 4 pone un divieto assoluto di installare impianti audiovisivi e altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività lavorativa consentendone l’utilizzo solo ove richiesto da esigenze organizzative, produttive o da ragioni di sicurezza e comunque previo accordo con le OO.SS.; 2) il Codice della Privacy (articolo 114) e le “Linee guida del Garante per posta elettronica ed internet” che consentono al datore di lavoro – rispettando però una specifica procedura – di controllare se il dipendente utilizza o meno in modo corretto gli strumenti informatici a sua disposizione.
La violazione delle suddette norme da parte del datore di lavoro o da parte dell’agenzia investigativa comporta l’illegittimità delle informazioni raccolte, l’applicazioni di sanzioni amministrative e in alcuni casi anche penali e l’inutilizzabilità delle informazioni stesse.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Il D.Lgs. n. 231/2001 non si limita a riconoscere al datore di lavoro un potere di controllo e, conseguentemente, di repressione dell’illecito commesso dal dipendente ma in alcuni casi impone, allo stesso datore di lavoro, l’adozione di specifiche misure organizzative atte a prevenire la commissione dell’illecito da parte del dipendente.
Qualora infatti la condotta criminosa venga realizzata nell’interesse o a vantaggio dell’impresa, quest’ultima verrà ritenuta responsabile nel caso in cui non possa dimostrare di avere attuato tutte le misure idonee ad evitare che tale condotta si realizzasse. In particolare è necessario che la società abbia adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del reato, modelli di organizzazione e di gestione diretti a prevenire i reati che ricadono nell’alveo del D.Lgs. n. 231/2001.
(Fonte Il Sole 24 Ore)
Il coefficiente di rivalutazione del TFR per le quote accantonate al 31 dicembre 2008 è pari a 1,321097.