A cura di: Andrea Di Nino
Lo scorso 22 marzo 2024 è stato rinnovato il contratto collettivo del commercio, applicato dalle aziende operanti nel settore terziario, del commercio e dei servizi.
L’accordo di rinnovo, atteso dal 2019, attualizza numerose previsioni del CCNL, come la classificazione del personale e le politiche attinenti alla parità di genere e al contrasto alla violenza sulle donne, e ne introduce di nuove, come le causali da utilizzare per la gestione dei rapporti di lavoro a tempo determinato.
Molto importanti sono anche le novità rispetto alla parte economica del nuovo contratto: viene infatti introdotta una serie di aumenti graduali delle retribuzioni minime per ciascun livello di inquadramento da qui fino al 2027, oltre al riconoscimento di un importo a titolo di “una tantum” diviso in due tranche, una a luglio di quest’anno e un’altra a luglio 2025.
Oltre agli aumenti delle retribuzioni – che, ricordiamo, potranno essere assorbiti dai superminimi eventualmente goduti dai lavoratori, ad alcune specifiche condizioni – è stato previsto anche un aumento del contributo a carico azienda dovuto a titolo di assistenza sanitaria integrativa al fondo EST: l’aumento sarà pari a 3 euro mensili per ciascun lavoratore in forza e porterà dunque il contributo mensile complessivo a carico del datore di lavoro a 13 euro.
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