Il Decreto Legge n. 201/2011 (cd. “Decreto Monti”) ha previsto una pensione più lontana anche per i lavoratori addetti ad attività usuranti. Dal 2012, infatti, viene cancellata – per quanti svolgono mestieri faticosi per una parte consistente della vita lavorativa – la possibilità di avere uno sconto di tre anni sulla quota 96, la somma fra età anagrafica e anzianità contributiva necessaria per andare in pensione, come previsto dalla L. n. 244/2007. Pertanto, quanti hanno svolto attività faticose potranno andare in pensione se raggiungono per intero la predetta quota 96, con almeno 60 anni di età e 36 di contributi. Inoltre, per i lavoratori che svolgono l’attività in turni e che lavorano di notte (almeno sei ore) per 64-71 giornate, la quota richiesta sarà 98, con 62 anni di età, ovvero quota 97, con 61 anni di età, se hanno accumulato 72-77 notti.
(Fonte il Sole 24 Ore)